EGO SUM PANIS DE COELO - HOC FACITE

(Io sono il pane disceso dal cielo, Gv 6,51)

(Fate questo in memoria di me, Lc 22,19)

Il sottotitolo recita "Eucaristia-Cafarnao"
Gesù si presentò come
il vero pane disceso dal cielo, rispetto alla manna del deserto, dopo la moltiplicazione dei pani e deipesci.
A Cafarnao, in un lungo discorso, rivela di essere Lui il pane della vita, perché chiunque crede in Lui riceve in sé la vita eterna, cioè l'esperienza di comunione con il Padre e il Figlio nello Spirito di verità e di dono di sé. L'invito a fare memoria del gesto supremo d'amore è l'istituzione dell'Eucaristia da parte di Gesù come segno/sacrificio/comunione perenne dei credenti in Lui.
Una colonna (forse evocativa della sala del Cenacolo di Gerusalemme attuale) apre su due ambientazioni: a sinistra Cafarnao con in alto il pesce della moltiplicazione miracolosa e in un interno quasi di tenda biblica (a significare la continuità con la tradizione giudaica) un piccolo ma straordinario tabernacolo, profilato dalla immacolatezza del bianco, dominato da una stella a quattro punte, luminosa come il Cristo nascente, ma anche a forma di croce che arriva quasi a "trafiggere" con la punta inferiore il pane aperto come il costato di Cristo, fonte di tutti i sacramenti.
Alcuni resti di colonne sembrano indicare la rovina del tempio e dei suoi sacrifici per dar posto al nuovo ed unico sacrificio, quello eucaristico.
Sulla destra viene rappresentata Gerusalemme con il suo profilo di case, cupole, minareti, porte e mura, perché nella sala del Cenacolo il frumento e l'uva, cioè il pane e il vino, divennero per la prima volta corpo e sangue di Gesù. La Sua divina presenza ortrt i è segnalata dalla lampada ardente (in alto a destra) in tutte le chiese.